1. CENNI STORICI

    AvatarBy anna_tinti_1967 il 10 Mar. 2014
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    Secondo l'erudizione locale sei-settecentesca la chiesa venne fondata nel 1300 da due frati eremitani di S. Agostino provenienti da Civilio, borgo sopra Como, su un terreno donato dalla famiglia Pioppi, i cui membri furono poi sepolti davanti al presbiterio. La consacrazione avvenne nel 1384. A quella data, o negli anni immediatamente successivi, la chiesa doveva essere terminata, essendovi stato sepolto Pietro Pioppi nel 1393.
    Lo stato attuale dell'edificio è frutto di una incisiva campagna di restauri eseguita all'inizio degli anni Sessanta che, smantellando le sovrastrutture neoclassiche della seconda metà del XVIII secolo e successive modifiche eseguite negli anni Quaranta dell'Ottocento, cercò di ripristinare le forme architettoniche originarie che erano rimaste invariate solo nella semplice torre campanaria addossata alla sacrestia. Si ridussero così le dimensioni del coro spostando l'altare sotto l'arco trionfale e riabbassando il presbiterio sulla cui parete di fondo si riaprirono le monofore lobate; si demolirono le volte a crociera ricostruendo le capriate; si rinvennero gli affreschi dell'arco trionfale e qualche frammento di quelli sui pilastri delle navate.
    Anticamente davanti alla chiesa a livello dell'attuale piano stradale sorgeva un muro con una porta che conduceva al cimitero e una al chiostro, di cui si scorge ancora l'arco murato. Ora resta soltanto la scalinata d'accesso all'edificio che si impone per le sue dimensioni sul ristretto sagrato. La facciata in pietra oggi non è più leggibile in seguito all'intonacatura a monocromo, eseguita nel 1995, che risparmiò solo le lesene, la cornice delle monofore e gli oculi che presentano fasce policrome. La struttura a salienti tripartita da lesene è coronata da robusti pinnacoli. Il portale centrale in pietra presenta scolpita una decorazione floreale. Nella lunetta si scorgono i resti di un affresco con raffigurati al centro la Vergine e il Bambino, a sinistra Sant'Agostino e santa Monica, a destra San Nicola da Tolentino e la beata Maddalena Albrici, databile alla seconda metà del XV secolo. Sopra il portale si apre il grande rosone che, insieme alle monofore e agli oculi delle navate laterali, dà luce all'interno. Questo è a tre navate scandite da pilastri in pietra che sostengono gli archi ogivali. Alcuni di essi, assieme ai pilastri, conservano ancora tracce della decorazione a fasce bicrome e resti dei riquadri con figure di Santi. La grande sobrietà della struttura viene meno nella navata sinistra dove si aprono sei cappelle di gusto rinascimentale e barocco, di cui la prima e l'ultima con arco d'ingresso ogivale. Le absidiole laterali con crociera costolonata presentano nella chiave di...

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